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Reliquie di don Pino Puglisi:

Giorni di grazia per la Parrocchia

 

Il beato Pino Puglisi ha vissuto in un lager a cielo aperto il quartiere di Brancaccio. Non si vedeva il filo spinato ma si respirava paura. Don Pino in quel quartiere- lager ha vissuto fino in fondo la propria missione sacerdotale.  Pastore di anime è rimasto come Gesù insieme ai suoi “fino alla fine”, vicino ai deboli, ai giovani, ai bambini vivendo il suo ministero nel servizio. L’uomo dalla fede incarnata nella carità.

In occasione della tredicina dedicata a S. Antonio la parrocchia ha accolto e ospitato (da lunedì a giovedì) le Sacre Reliquie del beato. Giorni di preghiera e di grazia centrati sulla celebrazione dell’Eucarestia e momenti di riflessione.

Ad accogliere il reliquario insieme alla comunità parrocchiale don Santo Donato e la Fraternità dell’Immacolata, dopo l’accoglienza in piazza S.Nicola una breve processione fino alla chiesa parrocchiale ha ricordato che chi ci precede nell’incontro col Signore cammina in mezzo a noi.  Durante la Santa Messa di accoglienza, presieduta da padre Santo Donato e concelebrata da

p. Giuseppe Calogero, p. Gaetano Lombardo e p. Pasquale Triulcio è stato tracciato un primo ritratto di don Puglisi.

L’Amore incarnato ha caratterizzato la vita di don Pino, poiché solo l’amore crea:  “L’odio- ha spiegato p. Pasquale- non è il contrario dell’amore ma è una scintilla impazzita dell’amore. Il contrario dell’amore è l’indifferenza poiché nega l’esistenza dell’altro. Allora ama e non sarai indifferente.”

La seconda riflessione invece è stata curata da p. Antonio Carfì profondo conoscitore del beato Puglisi da innamorato di questa figura  ha sottolineato che “don Pino non è un prete antimafia, don Pino non era contro nessuno era un sacerdote che ha scelto di vivere il Vangelo.

Non è andato via da Brancaccio, quando eravamo bambini, io ho vissuto nella bellissima Palermo, e andavamo a giocare a Brancaccio contro i “malacarni”- ha raccontato p. Antonio- non vedevamo l’ora di andar via, don Pino invece non è andato via e ci ha lasciato tre insegnamenti: essere innamorati della Parola, fedeli alla propria vocazione e avere coraggio. Attenti avere coraggio non significa essere temerari ma avere il cuore santo.”

Un don Pino incarnato nella quotidianità dei nostri territori, nella realtà calabrese vicina a quella siciliana,  è stato presentato nel corso della tavola rotonda cui hanno partecipato il dott. Vito Turco della Commissione prefettizia, don Letterio Festa, padre spirituale del Seminario di Oppido ed il prof. Vincenzo Schirripa.

Nelle battute finali la comunità parrocchiale si è riunita attorno al suo pastore il vescovo Giuseppe Morosini e  porte della chiesta spalancata ai giovani in occasione della veglia di preghiera.

Don Pino vive e ha parlato al cuore della comunità.

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Si ringrazia per le foto il sig. Rosario Caratozzolo e i giovani della parrocchia.

“Che bello se ognuno di noi alla sera potesse dire :oggi ho compiuto un gesto d’amore verso gli altri”(Papa Francesco).

La parrocchia Santa Maria degli angeli,il parroco padre Giuseppe Calogero ringraziano i Garibaldini Volontari del Capitano Ultimo per le cassette di frutta che hanno offerto e che sono state distribuite alle famiglie più povere.

- 18 ottobre 2014: Apertura anno catechistico & giochi bambini

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